martedì 4 maggio 2010

Alesi beccato a 174 km/h a Savona, Ferraioli plaude al ritiro della patente

Il responsabile ligure dell’Italia dei Diritti: “Un ex pilota dovrebbe circoscrivere i propri sfoghi cronometrici all’interno di una pista”

Genova – “L’episodio, per quanto curioso, offre a noi tutti l’opportunità di riflettere sull’importanza di una corretta attività di prevenzione degli incidenti stradali”. Così Maurizio Ferraioli, responsabile ligure dell’Italia dei Diritti, commenta la notizia della sospensione della patente per l’ex pilota della Ferrari, Jean Alesi, beccato dall’autovelox della polizia stradale di Savona mentre viaggiava a 174 km/h su un tratto dell’autostrada dei Trafori in cui il limite è fissato a cento.
“Abbiamo visto in recenti inchieste di ‘Striscia la Notizia’ – spiega Ferraioli – quanto sia abituale non rispettare i limiti di velocità, soprattutto tra personaggi dello sport e dello spettacolo in generale, che, data la grande visibilità di cui godono, dovrebbero essere da esempio per tutti i giovani. In questo caso specifico, poi – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, ci troviamo di fronte a un ex pilota, che, in quanto tale, dovrebbe circoscrivere i propri sfoghi cronometrici all’interno di una pista in completa sicurezza. Mi auguro, pertanto, che il ritiro della patente e la multa ricevuta possano servire da monito per una condotta al volante più responsabile”.

lunedì 3 maggio 2010

Scandalo dipendenti Arpal a Genova, la reazione di Ferraioli




Il responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “I magistrati facciano al più presto luce sulla vicenda”

Genova- “E’ paradossale che in un organo preposto alla tutela dell’ambiente e quindi dei cittadini, vi siano persone coinvolte in situazioni poco chiare”. Interviene così Maurizio Ferraioli responsabile per la regione Liguria dell’Italia dei Diritti sugli ulteriori sviluppi dell’inchiesta dei Carabinieri del Noe di Genova che coinvolge alcuni dipendenti dell’Arpal, i quali avrebbero favorito alcune società, operanti sul territorio ligure, presentando una situazione ambientale meno grave di quella reale. L'inchiesta è entrata nella seconda fase e presto, non è escluso questa settimana, scatteranno i primi interrogatori. Gli indagati sfileranno in procura per rispondere di accuse pesanti che spaziano dalla corruzione, al falso ideologico, all'abuso d'ufficio, all'omissione in atti d'ufficio. “Auspichiamo che i magistrati facciano al più presto luce sulla vicenda e che, se saranno accertate eventuali responsabilità, i colpevoli paghino. Soltanto in questo modo - conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – l’ente potrà riacquistare la fiducia e il rispetto dei cittadini”.

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