martedì 27 aprile 2010

Storia di lavoro, sesso, video e ricatti a Genova, lo sdegno di Ferraioli

Il responsabile ligure dell’Italia dei Diritti: “Tali forme di reato sono aggravate dalla speculazione morale data dalla crisi che si avverte a livello occupazionale”


Genova, 27 aprile 2010 – Un lavoro in cambio di sesso. È ciò che prometteva un trentenne del quartiere genovese del Legaccio a coloro che rispondevano all’annuncio per un posto da telefonista. Le donne, attirate nell’appartamento dell’uomo con la scusa di un colloquio, sarebbero state ricattate con la scusa del lavoro per ottenere un rapporto sessuale, rigorosamente filmato. La procura sta ancora indagando e i video delle oltre cinquanta persone coinvolte sono stati sequestrati nell’abitazione dell’uomo.

“Episodi del genere – ha commentato Maurizio Ferraioli, responsabile ligure dell’Italia dei Diritti – mostrano come l’attuale crisi porti le persone a sottoporsi a vessazioni e umiliazioni di ogni tipo, perché dover subire avances sessuali durante un colloquio di lavoro è una mortificazione per chi è alla ricerca affannosa di un posto che garantisca un misero stipendio per il sostentamento del proprio nucleo familiare. Auspichiamo, come Italia dei Diritti, che l’intervento della magistratura finalizzato ad accertare la verità e punire tali atteggiamenti sia esemplare, perché tali forme di reato sono sicuramente aggravate dalla speculazione morale data dalla crisi che si avverte a livello occupazionale. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a quelle donne che hanno subìto queste umiliazioni – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, ribadendo che saremo al loro fianco anche durante l’eventuale vicenda processuale”.

lunedì 12 aprile 2010

Sequestrate due tonnellate di tonno scaduto ad Imperia, il commento di Ferraioli

Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti: “Operazione importante che premia le aziende che operano sul mercato con serietà”



Genova - “Il mio plauso va all’attività dei Carabinieri del Nas di Genova che, nell’ambito di una brillante operazione, sono riusciti a fare emergere ben seimila confezioni di tonno scaduto”. Commenta così Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, la notizia del sequestro di due tonnellate di prodotti ittici, essenzialmente filetti di tonno e tonno al naturale, andate a male da oltre otto anni. I militari hanno rinvenuto la merce, di provenienza cubana, accatastata in un container all'esterno di uno stabilimento di trasformazione in provincia di Imperia. “La scoperta di tali prodotti - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - ha eliminato la possibilità che questi potessero finire in un ciclo produttivo legato alle conserve alimentari. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, il livello di attenzione verso frodi di questo genere deve sempre essere tenuto altissimo, con lo scopo di far premiare dal mercato le aziende che operano nel settore alimentare con serietà. Per questo - conclude Ferraioli - ribadisco il mio grazie ai Nas, i quali, nello svolgimento del proprio lavoro, tengono costantemente al primo posto la salute dei cittadini

venerdì 9 aprile 2010

In Liguria arriva la pillola abortiva Ru486, il punto della Muratore


La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “La vita è un valore, ma prima di tutto si devono difendere i diritti delle donne”


Genova – “Pur essendo cattolica, al di là dei dogmi stabiliti dalla fede, se c’è una legge che sancisce il diritto dei cittadini questa va rispettata sopra ogni altra cosa. Non capisco le polemiche a riguardo, non posso dimenticare la condizione in cui erano costrette a versare migliaia di donne quando in Italia ancora non vigeva un’adeguata regolamentazione in materia. Se per il nostro paese l’aborto rappresenta un problema che va a toccare le coscienze, perché allora non si è riusciti a proporre una valida campagna sulla contraccezione? L’Olanda, dove si è provveduto a disciplinare la questione con particolare attenzione, incentivando l’uso dei metodi contraccettivi, oggi risulta essere lo stato europeo con il più basso tasso di aborti”.

Attraverso questa analisi Patrizia Muratore, viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, illustra il proprio punto di vista sull’avvio alla sperimentazione, a partire da maggio, della pillola abortiva Ru486 nel Levante, presso le strutture ospedaliere coperte dalla Asl 4.
Preoccupazioni sono sorte in merito all’elevato tasso di ginecologi obiettori presenti su questo territorio. Militanti di Forza Nuova hanno avviato manifestazioni di protesta contro l’uso del farmaco.

“Purtroppo l’Italia sotto l’aspetto della comunicazione si trova al pari dei paesi del terzo mondo. Chiedo a gran voce di incentivare l’uso dei metodi contraccettivi, il tutto inserito, naturalmente, in un contesto di consultori pubblici efficienti e che adempiano le loro funzioni in maniera capillare su tutto il territorio nazionale – sottolinea l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – Per quanto riguarda l’eventualità di possibili obiezioni di coscienza da parte dei ginecologi a somministrare il farmaco alle pazienti – conclude la Muratore – solo il tempo ci sarà dare delle risposte, e se saranno negative interverremo in prima linea per la difesa dei diritti delle donne”.

Ferraioli loda lo stand dei prodotti liguri al Vinitaly di Verona


Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti: “Si tratta di un’iniziativa lodevole che consente alla Regione di mettere in mostra uno dei suoi fiori all’occhiello”

Genova – I migliori vini e le migliori produzioni di olio extravergine di oliva liguri saranno in vetrina da domani al Vinitaly di Verona. Più di cento le aziende presenti, 84 per i vini e 22 per l’olio extravergine di oliva, che su iniziativa dell’assessorato all’Agricoltura della Regione e in collaborazione con l’Unioncamere presenteranno al grande pubblico il meglio dei loro prodotti.“ Si tratta di un’iniziativa lodevole – ha commentato Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti – che permette alla Regione di presentare il meglio dei suoi prodotti tipici che da sempre costituiscono il fiore all’occhiello della produzione agroalimentare, sia per quello che riguarda il vino, sia per ciò che concerne l’olio d’oliva che, è bene ricordarlo, raggiunge in Liguria livelli di eccellenza e si caratterizza per un basso contenuto di acidità che lo rende unico”.

Il settore vitivinicolo ligure può contare su 1738 aziende, una superficie regionale coltivata di 2.400 ettari, di cui parte destinati alla produzione di Doc ed un’altra all’Igt, e una produzione complessiva di circa a 71 mila ettolitri pari a 4 milioni e mezzo di bottiglie. Sono invece circa 20 mila gli ettari coltivati ad oliveto sul territorio regionale, mentre le produzioni di olio di oliva si attestano complessivamente in media sui 44 mila quintali.

“L’Italia dei Diritti – ha concluso l’esponente ligure del movimento guidato da Antonello De Pierro – appoggia l’iniziativa organizzata dalla Regione, auspicando che questo possa essere solo uno dei tanti progetti che consentono di dare la giusta visibilità ad un settore che ne ha molto bisogno”.

Lo stand dedicato ai vini liguri ospiterà circa 200 etichette e sarà curato dall’Enoteca pubblica regionale della Liguria e della Lunigiana di Castelnuovo Magra. Durante l’intera durata della kermesse all’interno del padiglione saranno organizzate degustazioni guidate, incontri con i professionisti del settore, presentazione di libri ed altre attività inerenti al mondo del vino e dell’olio.