mercoledì 22 giugno 2011
Comune Genova invia nonni-sitter in aiuto famiglie, Ferraioli plaude all’iniziativa
Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti : “Un servizio del genere a costi sociali bassi consentirebbe anche a persone in condizioni disagiate di avere sempre sotto controllo la famiglia e non lasciare abbandonati i ragazzi al proprio destino”
Genova- “Ottima l’iniziativa da parte dell’assessorato ai servizi sociali del Comune di Genova, che ha dimostrato estrema sensibilità sia nei confronti delle famiglie con disagio con bambini e ragazzi che hanno esigenze importanti, sia per i cosiddetti ‘nonni-sitter’, che in questa maniera avranno modo di trovare un impegno nuovo, orientato nel sociale, in grado di diventare molto gratificante per loro oltre che utile per la società stessa”.
Parole di approvazione quelle espresse da Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, sul progetto :“ Ho trovato un nuovo nonno”. L’idea sinergica da parte del Comune di Genova, in collaborazione con l’associazione Auser, prevede l’invio a sostegno di famiglie in difficoltà di un pensionato, un nonno, in grado di badare ai ragazzi e supportare la famiglia quotidianamente, quando i genitori sono impegnati al lavoro.
“Un’idea ottima, specialmente in un momento particolare quale quello estivo – prosegue Ferraioli - in cui le famiglie con difficoltà conclamate e quelle con disagi dovuti ad impegni lavorativi, vengono caricate di costi esagerati per tenere i loro piccoli sotto controllo. Le spese per un servizio di baby sitting, di un asilo nido o di una scuola estiva sono sovente particolarmente onerose. Ovviamente – sottolinea l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - un servizio del genere a costi sociali bassi consentirebbe anche a persone in condizioni disagiate di avere sempre sotto controllo la famiglia e non lasciare abbandonati i ragazzi al loro destino, costretti in casa da soli durante la mattinata quando la madre, spesso per ragioni economiche, è al lavoro”.
Agli anziani ritenuti idonei, sarà garantito dal Comune un rimborso spese dai 150 ai 360 euro, ulteriore stimolo per supportare lo sviluppo del progetto. Un modo concreto per avvicinare le generazioni, ridurre la solitudine e valorizzare la figura degli anziani nella società.
“Siamo di fronte – valuta Ferraioli - ad una proposta importante dal punto di vista sociale per entrambe le categorie coinvolte, in primo luogo per i nuclei famigliari,che si troverebbero sostenuti nello svolgere i loro oneri. Consideriamo inoltre che l’intervento di un nonno, in grado di rappresentare una maturità diversa, significherebbe concreta collaborazione anche morale in condizioni di forte disagio. Certamente – prosegue - non tutti i pensionati saranno adatti a svolgere questo compito, e l’Auser farà senza dubbio delle selezione adeguate. Un simile incarico è importante anche per gli anziani stessi, l’occasione per ritrovare in età da pensione uno nuovo stimolo lavorativo in grado di farli sentire utili e validi per la società tutta. Come Italia dei Diritti – chiosa Ferraioli- auspichiamo che tale iniziativa venga presa come esempio da tutti gli altri comuni della regione Liguria ed estesa a livello nazionale”
mercoledì 6 aprile 2011
Alla Spezia portantini in catene, solidarietà di Ferraioli
Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti chiede l’intervento della Asl: “L’azienda sanitaria locale deve rendersi garante e
farsi promotrice dei diritti dei lavoratori”
Genova – Piena solidarietà è stata espressa da Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, alla protesta dei lavoratori di Croce Italia Marche che si sono incatenati ai cancelli dell’ospedale Sant’Andrea alla Spezia, lamentando un ritardo nei pagamenti. L’azienda si occupa dei trasferimenti in ambulanza interni al nosocomio spezzino.
“Nella situazione di crisi generale che stiamo vivendo – commenta Ferraioli – in cui la pesantezza delle spese incide sulla vita quotidiana di ognuno, il fatto di non percepire regolarmente uno stipendio provoca un disagio familiare enorme. Difficoltà nel pagare le rate del mutuo, dell’affitto, ma anche nell’acquisto di generi di prima necessità”. Chiosa Ferraioli: “Auspichiamo una rapida soluzione”.
La direzione della Asl 5 ha affermato di aver saldato il dovuto all’impresa ma, secondo l’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro, non si tratta di un alibi: “Se è vero che l’azienda sanitaria locale ha pagato la società per i servizi svolti, è anche vero – incalza – che la Asl in quanto stazione appaltante deve rendersi garante e farsi promotrice affinché vengano rispettati i contratti di lavoro nazionali, in termini relativi alla retribuzione mensile. Pagamenti – continua il responsabile ligure dell’Italia dei Diritti - che devono essere effettuati con regolarità a chi materialmente esegue il servizio per l’Asl, vale a dire i lavoratori”.
“Se questi signori non sono in grado di dare garanzie, dal momento che stiamo parlando di un servizio indispensabile, è bene che si trovino soluzioni alternative”, sentenzia Ferraioli.
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giovedì 24 marzo 2011
La Silipigni su stop ad assunzioni presso Istituto Tumori di Genova
La viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei diritti: “Sarebbe bastato un po’ più di polso da parte della Regione”
Genova - L'assessore alla Sanità della Liguria, Claudio Montaldo aveva garantito la stabilizzazione dei precari dell´Istituto dei Tumori di Genova, ma per il Ministero della Salute non è il momento. Tutto questo mentre l’Istituto è fermo in attesa della "fusione" con l’ospedale San Martino e le cliniche universitarie.
Per Antonella Silipigni, viceresponsabile regionale dell’Italia dei diritti, la colpa sta nel mezzo perché se “è vero che il Governo ha fermato la stabilizzazione dei precari, la Regione non si è mossa per tempo e non è stata capace, poi, di motivare la scelta.
La situazione dell’Ist andava presa di petto. Io credo che si stia strumentalizzando tutto in funzione delle prossime elezioni. Teniamo presente che l’Ist è un istituto di ricerca i cui fondi dovrebbero essere tutelati a prescindere dalla crisi”.
I posti di lavoro precari, di ricercatori che lavorano anche da oltre dieci anni e attendono ancora di essere stabilizzati con un posto di lavoro a tempo indeterminato, sono poco più di 100. All´Ist però non è arrivata alcuna richiesta ufficiale da parte della Regione.
L’esponente regionale del movimento guidato da Antonello De Pierro va giù duro e continua: “La Regione ha sempre detto di voler investire nella salute e nella ricerca, perciò la richiesta l’avrebbe dovuta fare prima. Le eccellenze vanno tutelate e incentivate. Eppoi mi sembra una cosa ridicola: si tratta di cento lavoratori che potevano essere facilmente regolarizzati. Non trovo tutte queste difficoltà in ciò che riguarda la salute e l’eccellenza . Bastava un po’ più di polso da parte della Regione”.
Il ministero aveva espresso un parere ma non chiuso la porta ad eventuali decisioni diverse da parte della Regione. Come dire: se avete i soldi e volete procedere, vi dico che non lo considero opportuno, ma fatemi sapere come intendete muovervi.
Il direttore generale della ricerca del ministero della Salute, Massimo Casciello, aveva infatti scritto alla Regione definendo inopportuno un piano di assunzione da parte dell´Ist in questo particolare momento, cioè a pochi mesi dalla costituzione, mediante specifica legge regionale, dell´Irccs Azienda ospedaliera universitaria San Martino-Ist-Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro, struttura che potrebbe avere esigenze diverse da quelle del solo Ist.
martedì 22 marzo 2011
Chiude ospedale nel Genovese, Ferraioli sposa la protesta dei cittadini
Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti appoggia i manifestanti:
“Non sono terroristi, ma persone che rivendicano il loro diritto alla salute”
Genova - Piena solidarietà ai cittadini che da ieri stanno occupando l’ospedale Sant’Antonio di Recco arriva dal responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, Maurizio Ferraioli. La chiusura del nosocomio è prevista per domani.
“Comprendo il disagio dei manifestanti - afferma Ferraioli - ma allo stesso tempo conosco le esigenze economiche della nostra regione. In Liguria la forte presenza di popolazione anziana richiede un alto dispiego di risorse dal punto di vista sanitario, basti pensare all’aumento dei controlli o delle esigenze di riabilitazione”.
Il referente ligure del gruppo extraparlamentare vede una possibile via d’uscita soltanto all’interno di “un federalismo fiscale che sappia tener conto dell’età anagrafica delle singole regioni”.
“Il punto cruciale - incalza Ferraioli - diventa far capire ad un pensionato, il quale per una vita ha versato i contributi, che non gli viene tolto l’assistenzialismo, in quanto riceverà le medesime cure in un’altra struttura, seppur ubicata in un territorio poco distante”.
Il referente del movimento fondato da Antonello De Pierro biasima la chiusura dell’assessore regionale alla Sanità, Claudio Montaldo, il quale non lascia margini alle trattative di dialogo con cittadini e comitati: “Invito l’assessore Montaldo a recarsi di persona, al più presto, sul presidio ospedaliero per ascoltare la voce dei manifestanti. Con le minacce di interruzione del pubblico servizio non si ottiene nulla - ribadisce Ferraioli - non stiamo parlando di terroristi, ma di cittadini che rivendicano il loro diritto alla salute”.
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giovedì 10 marzo 2011
Regione Liguria anticipa soldi per amianto, il punto di vista di Ferraioli
Il responsabile regionale dell’Italia dei diritti auspica che la decisione del Consiglio diventi un segnale per il governo
Genova - Sono state approvate all’unanimità, le modifiche alla legge regionale n.30 del 2008 “Norme regionali per la promozione del lavoro”. Il disegno di Legge così modificato prevede l’estensione della pensione a circa 30 lavoratori, provenienti da varie aziende liguri, per la durata di circa tre mesi, poiché la domanda di quiescenza era stata momentaneamente sospesa dall’INPS.
“La situazione deve essere sbloccata anche a livello nazionale – spiega Maurizio Ferraioli, responsabile regionale dell’Italia dei diritti –, credo che il governo, già in ritardo su tale regolamento, debba prendere subito decisioni riguardo alla legge pensionistica sull’uso dell’amianto. L’eternit è ormai fuori legge dal ‘92 , tuttavia le sue conseguenze continuano a farsi sentire ancora oggi con i tanti casi di tumori, conseguenti all’uso massiccio di questi materiali in ambito lavorativo. Ora il problema deve essere risolto in modo definitivo a livello nazionale con un atto del Parlamento e del Governo per estendere i diritti a tutti i lavoratori che hanno i requisiti.
E’ necessario intervenire soprattutto nell’ambito del riconoscimento delle pensioni legato al rischio amianto per i marittimi, perché la procedura pensionistica presuppone una dichiarazione del datore di lavoro, difficile per questi lavoratori che cambiando spesso committente non riescono a percepirla pur avendone diritto”.
Noi dell’Italia dei diritti – esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro – vogliamo che, anche a livello regionale, si riprenda in mano la legge sullo smaltimento dell’amianto che ne stabilisca gli incentivi”.
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giovedì 3 marzo 2011
Silipigni perplessa su flop iniziativa “salva precari” in Liguria
La viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti: “Sarebbe opportuno capire con maggior chiarezza come è stata pianificata la comunicazione riguardo alla disponibilità di questi fondi”
Genova – Sembrerebbero solo una ventina, tra docenti e personale tecnico-amministrativo, le persone che hanno risposto all'iniziativa “salva precari” della scuola promossa dalla Regione Liguria e finanziata dal Fondo Sociale Europeo. Dei 3 milioni di euro messi a disposizione per attività straordinarie necessarie ad innalzare la qualità del sistema formativo regionale, sono stati infatti utilizzati solo 100mila euro. Questa è la stima riportata dallo stesso assessore regionale alla Formazione, Istruzione e Università, Sergio Rossetti, il quale si dice comunque propenso ad utilizzare il denaro per venire incontro ad altre necessità e bisogni dei cittadini.
Ad esprimersi sulla questione la viceresponsabile per la Liguria, Antonella Silipigni: “Non voglio entrare in polemica con quanto dichiarato dall’assessore Rossetti, ma sarebbe opportuno capire con maggior chiarezza, come è stata pianificata la comunicazione riguardo alla disponibilità di questi fondi”.
“Non posso credere che il problema dei precari nella scuola sia improvvisamente scomparso – continua perplessa l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –. La responsabilità del fallimento del progetto forse va ravvisato nella scarsa coordinazione tra le organizzazioni sindacali e le direzioni scolastiche, e l’amministrazione regionale. Molto spesso – conclude la Silipigni – in materia di attribuzione di fondi, l’elemento comunicazione viene affrontato in maniera superficiale, e questo non è certo il modo più opportuno per rispondere ad esigenze che sono indubbiamente reali”.
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venerdì 4 febbraio 2011
Disabili e alluvionati liguri abbandonati dal Governo, Ferraioli indignato
Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti : “Non si comprende come questo Governo si accanisca con mere ed esclusive questioni di bilancio su persone che hanno realmente bisogno”
Genova - “È deprecabile l’atteggiamento del Governo nei confronti delle persone non autonomi, indegno il fatto che non siano versati i 400 milioni destinati al fondo per la non autosufficienza. In questa maniera è a rischio in Liguria, come evidenziato dai quotidiani, l’assistenza di 6800 persone di cui 5000 anziani e 1800 disabili”. Commenta con queste parole, senza nascondere preoccupazione, Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, il mancato stanziamento economico che pone in serio pericolo il sostentamento mensile alle famiglie liguri che hanno in casa una persona non più autosufficiente. “È veramente indegno di un paese civile – prosegue l’esponete del movimento presieduto da Antonello De Pierro - , non si può far mancare l’assistenza a questi cittadini, benché minimo, l’assegno riconosciuto mensilmente è una boccata di ossigeno essenziale in un periodo di grande crisi, soprattutto per coloro che hanno già diverse problematiche da affrontare nella vita quotidiana”.
Desta altrettanta preoccupazione nell’esponente del movimento anche il mancato rinvio delle contribuzioni per i cittadini di Varazze e Genova Sestri Ponente, vittime delle alluvioni dello scorso ottobre: “Altra notizia deprecabile – sottolinea Ferraioli - è la non minima assistenza per gli alluvionati dell’ultimo 4 ottobre, i quali non godranno della proroga delle tasse che scadevano il 15 dicembre. Non si comprende come questo Governo si accanisca con mere ed esclusive questioni di bilancio su persone che hanno realmente bisogno nel quotidiano, perché già segnate dagli eventi della vita e su persone che loro malgrado, hanno dovuto subire eventi atmosferici catastrofici, trovandosi poi in un grande disagio economico e sociale. L’Italia dei Diritti – conclude determinato Ferraioli - si schiera ovviamente della parte di questi cittadini e auspica un ripensamento da parte del Governo, affinché un moto di sensibilità gli faccia riconsiderare il fatto di versare questi fondi per i disabili e per gli anziani”.
Ferraioli denuncia disservizi raccolta differenziata alla Spezia
Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti raccoglie le proteste dei cittadini e dichiara : “Non è più possibile assistere a delle piccole discariche a cielo aperto durante tutta la mattinata. Questa è la nostra città e chiunque alza la voce quando si accorge che le cose non vanno merita di essere ascoltato”
Genova – “In quanto responsabile regionale per la Liguria dell’Italia dei Diritti ho sempre promosso e difeso a spada tratta la raccolta differenziata essendo tra l’altro uno dei promotori della raccolta porta a porta. Lo smaltimento diversificato è , in una corretta politica della gestione dei rifiuti, essenziale, e deve gradualmente diventare un imperativo in tutte le case degli italiani. Gli Spezzini, stanno manifestando un grande impegno con lo scopo di migliorare l’ambiente e forse un po’ egoisticamente, arrivare a delle tariffe della tassa sulla nettezza urbana meno onerose. Purtroppo però girando per le vie della città, si notano ancora molte anomalie. I cassonetti per la carta e la plastica sono spesso stracolmi e concedono a noi ed ai visitatori, un’immagine degradante di una città meravigliosa tanto da indurre i cittadini a domandarsi se valga la pena impegnarsi ed istruire i propri familiari in una raccolta differenziata che , almeno dal punto di vista dell’immagine e dell’incuria, non da un segnale di miglioramento della situazione cittadina.”
Le parole di Maurizio Ferraioli, mettono in luce una realtà diversa da quella superficialmente ottimistica delineata dall’ amministrazione locale. Scaturiscono dopo numerose segnalazioni fatte dai residenti della Spezia e dai commercianti della piazza del mercato cittadino i quali, numerosi, rivolgendosi direttamente al responsabile ligure del movimento presieduto da Antonello De Pierro, sperano in un repentino miglioramento della situazione, seriamente preoccupati anche per la salubrità della zona.
“Come segnalato recentemente da un cittadino – dichiara Ferraioli - , piazza Cavour ‘Piazza del Mercato’, è un esempio, oberata di sporcizia durante la mattinata e nell’immediato pomeriggio prima delle operazioni di pulizia a fine giornata lavorativa, fatto che denota anche una difficile situazione dal punto di vista igienico in un’area dove vengono venduti alimenti. Tale condizione è insopportabile e all’Amministrazione chiedo di farsi carico e parte diligente, non solo nel pubblicizzare un incremento della percentuale della raccolta differenziata, ma anche nell’organizzare i servizi di ritiro con un maggior controllo del territorio ed un’eventuale segnalazione, quando i cassonetti sono pieni, alle società preposte alla raccolta. Non possiamo pensare – prosegue - che la produzione dei rifiuti sia costante e, come si opera con interventi straordinari quando necessario, si adotti lo stesso metodo intervenendo ‘ad bisognam’, restituendo agli spezzini una città più pulita Ugualmente concordo con la comunicazione del cittadino che richiede un costante passaggio nella piazza del mercato degli operatori ecologici, al fine di mantenere un ambiente igienicamente consono alla vendita di generi alimentari ”.
Lo sviluppo e la diffusione della raccolta differenziata porteranno sicuri vantaggi a lungo termine per gli abitanti della Spezia ma attualmente i disagi arrecati dalla gestione non proprio eccellente dello smaltimento del pattume, colpiscono i residenti e quanti passeggiano per la città.
Le lamentele giunte all’Italia dei Diritti non sono state trascurate da Ferraioli che ribadisce il suo impegno in merito : “Non è più possibile assistere a delle piccole discariche a cielo aperto durante tutta la mattinata. Questa è la nostra città e chiunque alza la voce quando si accorge che le cose non vanno merita di essere ascoltato ed a tal fine invito tutti i cittadini a continuare a segnalare eventuali disagi, per poter insieme sollecitare interventi all’Amministrazione che è spesso, forse, con lo sguardo rivolto altrove. Tali mie considerazioni sono effettuate con spirito collaborativo ma sempre ed esclusivamente nell’interesse e dalla parte dei cittadini.”
martedì 18 gennaio 2011
Polemiche a Rapallo dopo saluto romano assessore, il commento della Silipigni
La viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti: “La classe politica prenda coscienza che c’è bisogno di maggiore rigore, etica, moralità, impegno”
Genova– A Rapallo è stata aperta un’inchiesta nei confronti di Gianni Arena, assessore comunale del PdL, fotografato nell’atto di compiere il saluto romano al termine di una messa a suffraggio di Mussolini. Lo scatto incriminato, grazie al quotidiano Secolo XIX, è finito sul web, generando aspre polemiche e spaccature all’interno della maggioranza della cittadina ligure. Arena si difende rivendicando di aver partecipato alla cerimonia a titolo esclusivamente personale.
Sui fatti è netto e preciso l’intervento di Antonella Silipigni, viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti:“Quando una persona esercita un incarico pubblico, indipendentemente se è un politico, un insegnate, un amministratore, deve sempre ricordarsi che, quanto fa, è strettamente connesso a quella che è la sua funzione. Le questioni personali devono essere realmente private, discrete, non enfatizzate in questa maniera. Ognuno può avere diversa religione, credo, fede calcistica, questo non significa che vadano esibiti, pubblicizzati e messi in pubblico. È privato e tale deve rimanere, non deve essere monito di diseguaglianza. Ci sono cose – prosegue la Silipigni- che bisogna necessariamente tenere in considerazione, una di queste è la morale. Un politico anche se a livello locale, rappresenta parte del consenso pubblico quindi una fazione politica, tutto ciò che riguarda il suo operato, a maggior ragione quando sfocia dal privato al pubblico, è giusto venga in qualche modo segnalato”
Il Pdl, maggioranza al comune di Rapallo è nettamente diviso circa l’atteggiamento da tenere nei confronti di Gianni Arena, il coordinamento cittadino del partito ha infatti intenzione di deferirlo e di invitarlo alle dimissioni, mentre il sindaco Mentore Campodonico, portavoce di una seconda corrente, rinvia la decisione prendendo tempo.
“Mi auguro che il suo partito abbia quanto meno ripreso Arena - continua la rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro - , fatto capire lui che non può esercitare il proprio ruolo comunale se continua ad avere atteggiamenti poco ortodossi, è una questione anche di rispetto, non dimentichiamo che la Liguria ha una storia di resistenza partigiana molto forte. Per quanto una persona possa avere le sue simpatie, rievocare il saluto romano, è irrispettoso in una terra come la nostra, bisogna ricordare quanti hanno combattuto quella dittatura. Tali credo siano atteggiamenti non politici ma continue dimostrazioni di arroganza, determinata da un atteggiamento predominante di chi detiene il potere. Un’espressione quasi incontrovertibile di continua supremazia del modello Berlusconi circa l’uguaglianza dei cittadini. Siamo tutti uguali, lui e i suoi un pochino di più”
Un fatto grave, quello avvenuto a Rapallo, che invita alla riflessione: “La classe politica prenda coscienza del bisogno di maggiore rigore etica, moralità, impegno. Non si chiede a nessun amministratore pubblico di diventare professionista ma quantomeno di esercitare il suo ruolo nel miglior modo possibile. Siamo l’unico paese – conclude la Silipigni - che continua ad avere certi fenomeni da biasimo perché non abbiamo un vero riconoscimento della professione politica. Rappresentanti che dovrebbero governare bene, conoscere le leggi e avere capacità di orientamento per esercitare la funzione pubblica”.
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